Piove. Una dolce e piacevole pioggia. I terreni erano asciutti, i prati sembravano zerbini, le mucche non avevano più nulla da pascolare… La pioggia non impedisce di fare un giro. Sono andato sopra casa nostra perché, in basso, vicino al Lago, ciò significava prendere la macchina e immergere i sedili al momento di riprenderla per tornare a casa – non è che io sia un maniaco ma l’umidità in una macchina non è buono, per diversi giorni i vetri sono pieni di appannamento… Quella notte Noè, il cane più giovane del Maestro di Rouxy, abbaiò molto. Intorno alle 4 mi sono alzato e ho visto che davanti alla casa era accesa la luce automatica e… ho visto il gatto bianco e grigio che viene spesso a mangiare e a bere il latte, quello che non si lascia avvicinare.
Ho camminato o trottato per più di 1500 km dal 1º gennaio. Ho comunque fatto qualche progresso poiché negli ultimi dieci giorni ho più volte «fatto» una decina di chilometri – come gli 11,5 km del percorso qui sotto – con non più difficoltà che i 5 o 6 km dell’inizio dell’anno. Ma non parlerò di «dolori». Se ci si pensa, si rimane sulla propria sedia.
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